SPI, SINDACATO DI POPOLO

di Riccardo Terzi – eletto segretario generale dello SPI Lombardia nel corso dell’ultimo Comitato direttivo che si è tenuto il 3 novembre scorso

Lo SPI ha una sua particolare specificità: è una confederazione nella confederazione. Tutti i temi che noi affrontiamo (le politiche sociali, il welfare, la negoziazione territoriale) si incrociano immediatamente con la politica confederale della CGIL. È quindi indispensabile mettere a punto un sistema di forte integrazione tra la CGIL e lo SPI. Noi rivendichiamo con forza la nostra confederalità, il nostro essere un sindacato che contratta su tutti i temi che si riferiscono alla condizione sociale degli anziani, rifiutando di restare confinati in una funzione solo di servizio. Noi siamo una rete organizzata sul territorio, che può rappresentare per la CGIL e per le sue politiche un punto di forza, uno strumento prezioso di mobilitazione, di orientamento, di iniziativa politica. A tutti i livelli, quindi, ci deve essere tra lo SPI e la CGIL una collaborazione assai stretta, per agire insieme e per far vivere, nell’ azione pratica, un comune progetto sociale, un progetto condiviso perchè è il frutto di una elaborazione collettiva.

Ma l’originalità della dimensione dello SPI ha una portata anche più ampia, perché noi rappresentiamo un largo segmento sociale, quello degli anziani, che non si definisce solo nei termini della rivendicazione economica, ma contiene più complesse implicazioni, essendo in gioco una condizione esistenziale, una condizione di vita, essendo in gioco quindi tutto il sistema delle relazioni umane e sociali. Io credo che una delle ragioni di fondo della forza espansiva dello SPI stia proprio nel fatto che noi cerchiamo di rappresentare questa condizione esistenziale e di rispondere alle sue molteplici domande, che ci rivolgiamo alla persona anziana nella totalità delle sue espressioni, con un progetto che non è solo strettamente sindacale, ma anche culturale, relazionale, politico.

Lo SPI è anche “luogo della memoria”, in cui è depositata una lunga storia di lotte sociali e di esperienze di vita, sperando anche, con un filo di utopia, che la memoria possa divenire saggezza, lungimiranza, visione larga dei problemi della vita.

È su questa lunghezza d’onda che dobbiamo muoverci, coltivando questa nostra peculiarità, questo nostro essere un grande “sindacato di popolo”, che cerca di rispondere a tutto l’arco delle domande sociali, culturali, relazionali, per costruire una più ricca qualità della vita.


Numero progressivo: E41
Busta: 5
Estremi cronologici: 2003, dicembre
Autore: Riccardo Terzi
Descrizione fisica: Fotocopia pagine rivista
Tipo: Scritti
Serie: Scritti Sindacali - SPI -
Pubblicazione: “SPI insieme”, dicembre 2003, pp. ?