IL PROBLEMA DI FONDO

di Riccardo Terzi, senza firma

È giunto il momento delle decisioni politiche concrete, e cioè si tratta ora, dopo il risultato delle elezioni politiche, di costituire il governo.

Ma quale governo, con quali forze, con quale programma? Sono questi gli interrogativi a cui dare risposta, e la cui soluzione è ancora, a questo punto, tutt’altro che chiara. Bisogna anzitutto dire che il centrosinistra rappresenta ormai una esperienza esaurita, senza prospettive. Fino alla vigilia delle elezioni c’era chi sperava in un successo socialista, e quindi in un rilancio su basi nuove della politica del centro sinistra.

Ma ora, dopo lo scacco del PSU e lo spostamento a destra della DC, che recupera i voti liberali e fascisti, è chiaro che il centro sinistra, se si fa, lo si realizza alle condizioni dettate dalla Democrazia Cristiana, e quindi su una base programmatica ancora più arretrata e inconsistente.

La consapevolezza di questa situazione e emersa anche all’interno del gruppo dirigente socialista, che, un po’ per convinzione e un po’ per opportunismo, ha deciso di non impegnarsi subito nell’opera di governo. Infatti una ripresa del centro sinistra, senza nessun mutamento sostanziale, non sarebbe capita e provocherebbe nelle stesse file socialiste uno stato di ribellione.

La Democrazia Cristiana, dal canto suo, spinge perché prevalga nel PSU la linea della definitiva rassegnazione, esercita tutte le pressioni possibili per ridurre il PSU ad un ruolo totalmente subalterno.

Perché, se crolla la maggioranza di centro sinistra, quali alternative si presentano al gruppo dirigente della DC?

Il dibattito postelettorale si trova attualmente incagliato su questa questione: la DC propone la ripresa del centrosinistra, ma i socialisti ritengono che ciò non sia, nelle condizioni attuali, possibile.

Certamente non è da escludere che qualche soluzione provvisoria, valida da qui sino al congresso nazionale del PSU, possa essere trovata. Ma a noi interessa porre l’accento su due questioni di fondo, Anzitutto, perché la spinta a sinistra che si è manifestata nel voto del 19 maggio possa davvero pesare politicamente, è necessario che nel Paese si tenga viva la lotta, la mobilitazione. Senza una pressione dal basso, non è pensabile che si possano sconfiggere le spinte conservatrici. Non dobbiamo, quindi, stare a guardare, ma dobbiamo invece rinsaldare i nostri legami con le masse e creare fra i lavoratori un grande movimento di opinione che sollevi l’esigenza di una nuova maggioranza di sinistra.

In secondo luogo, per la loro particolare collocazione, i socialisti si troveranno oggi al centro del dibattito politico, e con i socialisti si deve arrivare ad una chiara e serena discussione.

Se oggi decidono di non entrare nel governo, è un primo passo importante. Ma poi? È sulle prospettive che dobbiamo discutere. In questo periodo di attesa e di riflessione, i compagni socialisti cosa intendono fare, pensano forse di ricreare le condizioni per una nuova coalizione di centrosinistra, o intendono lavorare per una prospettiva diversa? Questo è il problema di fondo. E su questo problema noi abbiamo una posizione chiara: non è possibile nessun rilancio del centro sinistra, se non su una linea esplicitamente conservatrice, ed è invece possibile e necessario costruire l’unità delle forze di sinistra intorno ad un comune programma di riforme.

Si parla tanto di distacco della politica dalla coscienza popolare, delle istituzioni dalla società.

Ebbene l’unico modo non illusorio per superare questo distacco è che si raccolga la volontà. delle masse di andare verso sinistra, che non si continui a porre uno steccato per tenere fuori dall’ambito del potere la parte più consapevole della classe operaia organizzata nei partiti della sinistra. Si definisca dunque un programma unitario delle sinistre, e per questo programma si conduca insieme una lotta aperta e decisa contro i gruppi conservatori. Con l’unità e con la lotta è possibile dare alla società italiana una nuova direzione politica ed un diverso assetto civile.



Numero progressivo: G100
Busta: 7
Estremi cronologici: 1968, 14 giugno
Autore: Riccardo Terzi
Descrizione fisica: Pagina quotidiano
Tipo: Scritti
Serie: Scritti Politici - PCI -
Pubblicazione: “Nuova Sesto”, 14 giugno 1968